Il 2009 è l’anno in cui alcuni giovani, accomunati dalla passione per il canto tradizionale sardo, decidono di porre le basi per il coro “Sos Cantores de Sa Turre”.

Il nome si ispira all’antica torre Pisana di Orosei, posizionata presso la chiesa di S. Antonio Abate, o del Fuoco come viene chiamato dagli oroseini, luogo in cui il coro ebbe la sua prima sede.

L’immagine della torre è tutt’oggi utilizzata come logo dell’associazione.

Sin dagli esordi sotto la guida della direttrice Maestra Giacomina Nanni, il coro si è esibito in numerose occasioni di natura culturale e folkloristica sparse per la Sardegna. In ambito Oroseino è stato organizzatore di diverse attività culturali.

Degne di menzione sono sicuramente le partecipazioni alla popolare “Biennale di Ozieri”, nel 2014, dove si aggiudica il premio come “miglior esecuzione” e, nel 2016, alla prima edizione del concorso nuorese “A manu tenta”, per la cui esibizione ha conseguito lusinghieri risultati di apprezzamento.

Il repertorio del gruppo è ampio e ricco di brani di genere sacro o di carattere profano. Essendo il principale proposito del gruppo riscoprire e valorizzare le canzoni della memoria Oroseina, ovviamente riproponendole al pubblico, tanti pezzi interpretati appartengono già alla tradizione sarda, altrettanti invece sono frutto di ricerca tra i testi poetici degli autori di Orosei sui quali, con attento studio, vengono modellate nuove melodie.

Seguendo questo concetto, nel settembre 2017, viene pubblicata l’opera prima del gruppo. L’album, composto da 8 brani, ha intenzionalmente assunto connotati fortemente comunitari; riepiloga, in poco più di mezz’ora, alcune fra le più importanti ricchezze del patrimonio culturale di Orosei: la musica, la poesia, la religiosità.

Come già scritto, negli anni di attività il coro ha con grande passione ricercato le armonie tradizionali oroseine, spesso detratte da forse più orecchiabili e ormai ben più conosciuti canti “Nuoresi” o di altra provenienza, immemori che le secolari radici baroniesi della tradizione affondano nel terreno non meno profondamente di quelle delle altre capitali artistiche isolane e che, almeno per quanto si racconti, sia stata la Valle del Cedrino e le sue genti a porre le fondamenta dell’Atene Sarda.

Il titolo dato al cd “Canta su chi sese” (canta ciò che sei), peraltro, non nasce a caso; oltre che essere il nome stesso di un brano dell’opera, è diventato nel tempo anche il motto del coro. Per questo motivo nel disco sono presenti solamente brani nati a Orosei, le composizioni poetiche inoltre sono di autori squisitamente oroseini e i canti religiosi provengono orgogliosamente dalla pluricentenaria tradizione canora delle nostre confraternite.

A Febbraio 2018 il coro è invitato al festival Kukove a Rakovski, in Bulgaria, dove rappresenta l’Italia e la Sardegna. In questa occasione il coro riceve un grande consenso in modo particolare per le esecuzioni dei brani sacri di tradizione sarda e Oroseina, eseguite con grande emozione nelle chiese della piccola comunità cattolica ospitante.

E’nel 2019 che l’associazione, non senza sforzi, realizza le prime edizioni di due rassegne musicali che si auspica diventino presto importanti:

La prima a giugno dal titolo “Cantos de cresia, il canto sacro nelle quattro province storiche della Sardegna”, ospitando nella splendida cornice della chiesa romanica di Sant Antonio Abate a Orosei tre fra i più rappresentativi cori sardi; la seconda a Dicembre dal titolo “Melodie di Natale” con ospite l’Ensemble E.Porrino, serata in cui il coro e i concertisti si sono esibiti unendo strumenti e voci

Nel Giugno 2016 il coro ha rinnovato il proprio consiglio direttivo eleggendo come presidente il cantore Luca Farris, riconfermato poi per il triennio 2019/2021.