Sembra strano che anche in una città di mare come Pescara, dove tutto è legato all’acqua, numerosi siano coloro che hanno prestato il servizio militare nei reparti Alpini. Quindi, non ci si deve meravigliare se qualche volta, scrutando il cielo abruzzese, capita di vedere “volare insieme” bianchi gabbiani e fiere aquile dalle penne nere. Questi Alpini non hanno trascurato due arti sempre molto apprezzate da chi frequenta la montagna: la musica e il canto. Il coro è stato costituito nel 1991, con la volontà di mantenere vive le tradizioni canore e di salvaguardare i valori che le ispirano, e che da sempre caratterizzano coloro che alla montagna hanno dedicato e dedicano la loro vita, sia in tempo di pace che di guerra. Nel proprio repertorio, il Coro “Peppino Romano”, così denominato per ricordare un amico degli alpini pescaresi “andato avanti”, annovera, oltre ai tipici canti di montagna, canti folkloristici e brani di musica sacra. Questa capacità di spaziare in campi musicali così differenti ha consentito alla corale pescarese di esibirsi in occasione di numerose rassegne per cori, e nell’ambito di manifestazioni di carattere civile e religioso, anche per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nonché per l’annuale celebrazione religiosa per i caduti di Nikolajewka (fronte russo dell’ultima guerra mondiale), finanche a Roma, in Vaticano, durante un’udienza con il Santo Padre Giovanni Paolo II. Recentemente la corale è stata invitata ad esibirsi in occasione delle manifestazioni culturali legate alla Perdonanza Celestiniana al’Aquila, e del Convegno Nazionale su “D’Annunzio soldato. Il coro è diretto dal Maestro Arnaldo Vernamonte, che con sapienza e molta pazienza è riuscito a farci raggiungere un qualificato livello di preparazione. Beh… come dire… è proprio vero che ovunque le Penne nere volano molto in alto, anche al mare!!!