Coro C.A.I. SONDRIO
Sondrio
Sondrio
Direttore
Michele Franzina
Presidente
Aurelio Benetti
Codice socio
FCI1242/24
Sede
Sondrio
Tipologia
voci maschili
Repertorio
polifonia sacra e profana, canti di montagna
Sito / Email
presidente@corocaisondrio.it
Primavera del 1964. Liceo Ginnasio statale “Giuseppe Piazzi” di Sondrio. I dirigenti della scuola deliberano di apporre sulla facciata dell’edificio una lapide marmorea eretta in memoria degli ex-studenti dell’Istituto caduti durante il II conflitto mondiale. Per la cerimonia di inaugurazione il preside, prof. Giacomo Balatti, al fine di dare più lustro alla solennità del momento, propone l’esecuzione di alcuni brani adatti a rievocare il sacrificio dei nostri soldati.
Una rapida rassegna fra gli stessi studenti porta ben presto alla nascita di un piccolo e improvvisato gruppo corale la cui direzione viene affidata al prof. Renato Busin, appassionato cultore di canti popolari, già ufficiale degli Alpini e reduce dalla campagna di Russia. Per alcuni appartenenti a quel primo sparuto drappello di aspiranti cantori il momento è occasione per promuovere l’idea di un sodalizio corale stabile, capace di mantenere vivo, anche per il futuro, il ricchissimo patrimonio musicale della tradizione. Subito il progetto si concretizza: la sezione valtellinese del Club Alpino Italiano, col patrocinio del suo presidente prof. Bruno Credaro, dà il proprio assenso all’uso del nome e della propria sede sociale, ma soprattutto si rivela preziosa fonte di quella che costituisce l’insostituibile materia prima per un coro: la voce di persone disposte a farne parte: in tutto una trentina di elementi. La direzione spetta “di diritto” al prof. Renato Busin.
Mentre procede il lavoro di impostazione dei primi canti, il neonato sodalizio avverte anche la necessità pratica di darsi un’organizzazione sul piano amministrativo. Si procede alla nomina di un presidente: la scelta cade sul prof. Luigi Livieri, persona di vasta cultura umanistica, di solida preparazione musicale, ma soprattutto di grande levatura umana e morale.
Si pensa anche di dotare il coro di un’uniforme. La scelta stilistica non può che richiamarsi ai colori sociali del glorioso stemma del CAI: il blu per la maglia, l’argento per i pantaloni, quest’ultimo opportunamente sostituito, per ovvie ragioni, da un più sobrio grigio perla. Dopo qualche breve concerto di prova, eseguito in circostanze informali e non troppo impegnative, finalmente, il coro si presenta ufficialmente alla cittadinanza. Lo fa nel corso di una serata in cui è ospite della sala conferenze della Camera di Commercio. Durante la presentazione, il prof. Livieri illustra le finalità del neonato gruppo, ne chiarisce gli intenti e rivendica per il coro quel ruolo di mediazione col pubblico rispetto ai genuini e spontanei valori che caratterizzano la tradizione e la cultura di un popolo.
Il nuovo Millennio si apre all’insegna di grandi cambiamenti.
Da tempo, Siro Mauro, ormai alla guida del gruppo da più di un trentennio, va affermando la necessità di un avvicendamento nella direzione del coro.
Da uomo responsabile quale è sempre stato, al fine di assicurare una continuità artistica e didattica a una compagine che ha conosciuto fino a quel momento la pienezza di una luminosa carriera, avverte come un dovere la necessità di affrontare la ricerca di un nuovo direttore.
La scelta cade sulla persona di un giovanissimo maestro: Michele Franzina.
Diplomato in trombone a coulisse presso il Conservatorio “Verdi” di Como, non ha, in quel momento, particolare esperienza in direzione di canto corale, ma dopo un anno di tirocinio, durante il quale Siro Mauro lo sottopone alla sua amorevole e qualificata tutela, viene in breve ad assumere a pieno titolo la compiutezza del ruolo che gli compete.
Quasi a voler significare il compimento della propria missione, l’anno successivo, il 10 Ottobre del 2001, vinto da un male che non conosce rimedio, Siro Mauro conclude la sua vicenda terrena. Lascerà in tutti la sensazione di un vuoto incolmabile.
Sotto la guida di Michele Franzina il coro prosegue ora la sua attività con immutato impegno a cui del resto fanno riscontro i nuovi successi conseguiti.
Diverse trasferte portano il coro in località della vicina Svizzera (Lugano, Bellinzona ecc.). E’ inoltre chiamato da varie comunità Italiane, ad esibirsi in occasione di importanti feste locali (Roma nel 2004, Siena e Bisegna nel 2007).
Nel 2009, presso l’aula di Montecitorio, rappresenta la Lombardia al Concerto di Natale della Coralità di Montagna.
Il 2010 è caratterizzato dal cambio della presidenza. A rappresentare il coro viene eletto Aurelio Benetti, noto Architetto Valtellinese di origini Trentine, appassionato di coralità alpina e popolare fin da ragazzo, con il quale il sodalizio aveva già avuto modo di collaborare, in particolare nel 2007 per il concerto del coro della SAT a Sondrio e, contemporaneamente, per la mostra sulle origini della coralità alpina e popolare, allestita presso la sala delle mostre del Palazzo della Provincia. Nel 2013 partecipa a Torino, alla manifestazione “Cori in Città”, in occasione del 150° di fondazione del Club Alpino Italiano, esibendosi con altri gruppi in piazza San Carlo e con un doppio concerto, presso la Real Chiesa di San Lorenzo.
Il 2014 è l’anno del 50° di fondazione, ed il coro lo festeggia con varie iniziative. Senza nulle togliere alle trasferte di Cremona, Firenze, Melegnano ecc, la più importante è senza dubbio, quella a Roma presso la Città del Vaticano, con l’esibizione in Piazza San Pietro, all’udienza generale di Papa Francesco e la Santa Messa solenne, presso l’altare della Cattedra della Basilica Petrina.
A sugellare l’importante compleanno, al Concerto di Natale, viene presentato un triplo CD con 50 canti, accompagnato da un libro riccamente illustrato e documentato.
Va segnalato un evento associativo importante a cui il Coro C.A.I. Sondrio ha contribuito da protagonista, assieme ad altri 13 cori C.A.I. Italiani: La costituzione, alla fine del 2014 dopo numerose riunioni, del Centro Nazionale di Coralità come Struttura Operativa all’interno del C.A.I. nazionale, con lo scopo di coordinare tutti i cori C.A.I. d’Italia (attualmente 74) e di promuovere la coralità all’interno del C.A.I. ed in accordo con lo stesso.
Gli accordi di scambio, con cori importanti a livello nazionale, portano il sodalizio ad esibirsi in luoghi di prestigio, tra cui il Teatro Regio di Parma (2015).
Un cenno a parte merita l’istituzione di una rassegna di canto corale che giunge con scadenza annuale a celebrare l’anniversario della morte del compianto maestro: il “Memorial Siro Mauro”, manifestazione alla quale, vengono invitate importanti formazioni canore.
Nel corso dell’edizione 2007 di tale evento, il coro si troverà affiancato nel concerto dal numero uno delle corali italiane: la SAT di Trento.
Un sia pur succinto riassunto della storia del coro, non sarebbe completo senza un breve cenno alla sua produzione discografica.
Dal 1974, dopo il successo dell’incoraggiante piazzamento al concorso di Genova, il gruppo ha per ben nove volte affidato ai supporti tecnici gran parte del proprio repertorio attraverso la registrazione di quattro LP e di cinque Compact Disc.
L’ultimo dal titolo “Il colore dei canti, il calore di una storia”, viene realizzato nel 2014, accompagnato da un libro (come già accennato in precedenza), in occasione del 50°.
A conclusione di questo breve profilo storico, ci sia consentita una considerazione finale: da sempre, ogni aspetto dell’attività umana, nella gioia o nel dolore, nell’esultanza dei giorni di festa, o nei bui momenti dello sconforto, è stato espresso dal canto.
Il coro, durante la sua più che cinquantennale carriera, nel corso di oltre ottocento concerti, ha saputo dare voce a tutta l’infinita gamma dei sentimenti umani.
Ciò che ha rappresentato nel suo passato possa valere, così ci auguriamo, anche per gli anni futuri.
Tirano (SO)
Tirano (SO)